cucciolate private
cucciolate private

Dal sondaggio “avete mai fatto riprodurre il vostro cane?” il 74% ha risposto che non ci pensa affatto, mentre il 26% ha fatto o vorrebbe fare in futuro delle cucciolate private. Quello che appare come un evento lieto e naturale, porta con sé aspetti negativi importanti a cui pensare, come morfologia, carattere, predisposizione emotiva, età, salute.

Fare una cucciolata? Ecco alcuni punti da valutare

  • Cani (troppo) giovani, alla prima esperienza e/o immaturi dal punto di vista emotivo e sociale: l’accoppiamento è un momento sociale estremamente importante e critico al quale i cani devono arrivare dopo aver vissuto quante più esperienze sociali possibile. La fase dell’accoppiamento è la fase finale di un’interazione precedente vissuta con competenza e con il giusto stato emotivo. Per socialità si intende il modo opportuno di socializzare, di relazionarsi, di comunicare cogliendo i segnali dell’altro cane; per competenza emotiva si intende la capacità di gestire gioia, stress e frustrazione che derivano da questo momento. Un cane che arriva all’accoppiamento senza questo percorso mostrerà inettitudine sessuale, ovvero l’incapacità di vivere al meglio l’atto sessuale. Stress e frustrazione di questo momento possono generare comportamenti aggressivi o profondamente inibiti e di chiusura, facendo vivere ai cani un’esperienza emotiva disastrosa.
  • Le femmine sono selettive: l’accoppiamento non è automatico, anzi le femmine scelgono, sia se diventare mamme (non tutte hanno questa predisposizione, proprio per questo non è giusto che subiscano le nostre intenzioni e le nostre pressioni) sia il proprio partner (non basta avere un maschio e una femmina a caso).
  • Presenza di eventuali tare genetiche del cane: si trasmettono per diverse generazioni future, danneggiando individuo e razza (per esempio bulldog con musi sempre più schiacciati, bassotti extra lunghi, chihuahua sempre più piccoli, shar-pei sempre più rugosi, e potremmo andare avanti per molto).
  • Preparazione e gestione della cucciolata: per la cagnolina la gravidanza è un momento delicato che merita le massime attenzioni (visite mediche, ecografie, alimentazione adeguata, ecc).
  • Bisogna tenere presente che tutto lo stress che la cagnolina proverà verrà trasmesso anche ai cuccioli, con ripercussioni sul loro comportamento. E’ necessario avere delle competenze su come stimolare al meglio i cuccioli e lasciarli con la mamma per almeno 60 giorni: gli errori in questa fase possono avere delle enormi conseguenze.
  • Affidamento dei cuccioli: ogni cucciolata porta con sè questo problema. Come si fa ad essere tranquilli nello smistare i figli della nostra cagnolina a persone estranee, magari trovate sui social? Senza garanzia che saranno trattati bene, che non saranno utilizzati per produrre altre cucciolate private, che non verranno confinati in balconi o canile.

Non improvvisiamoci allevatori, per il bene dei cani

Solo un allevatore professionista dovrebbe occuparsi di cucciolate, in quanto è la figura più atta a valutare tutti questi aspetti con il fine di riprodurre soggetti che migliorino la razza, rilasciando il pedigree.

Per questi motivi un allevamento serio ha costi maggiori, che derivano da un lavoro fatto di studio, competenze e passione, con vantaggi per la razza. I cani selezionati saranno maggiormente al riparo da patologie, malformazioni e derive comportamentali.

Inoltre, le cucciolate private sono la vera concorrenza sleale verso i cani in canile, spesso frutto di questi accoppiamenti improvvisati.
Il miglioramento della cinofilia passa anche e soprattutto da queste scelte e la più grande responsabilità l’abbiamo noi proprietari.

Cucciolate private? Meglio di no

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