Dal sondaggio “Cani piccoli o grandi?” è risultato che il 38% ha cani di piccola taglia ed oggi l’articolo è dedicato a loro: i cosiddetti nanetti. A differenza del cane grande, il piccolo porta con sé una serie di vantaggi: è molto comodo da portarsi sempre dietro, viene accettato un po’ ovunque, viaggia con noi in aereo, treno o nave gratuitamente, oltre al fatto che le spese mediche e alimentari sono abbastanza contenute. Tuttavia questa categoria, in cui spesso rientrano anche cani come Jack Russell, Bassotti o Jagdterrier (che sono tutt’altro che cani da compagnia) proprio a causa della taglia minuta, viene spesso snaturata e considerata da salotto, dimenticando che anche i cani da compagnia sono cani e che, come tutti gli altri, hanno delle esigenze; per non parlare poi degli incomprensibili eccessi che vedono questi cagnolini portati “a spasso” in borsetta, con le scarpette, in passeggino o semplicemente sempre in braccio…tutte pratiche che, salvo specifica prescrizione veterinaria, non hanno motivo di esistere, in quanto ostacolano lo sviluppo nervoso e sensoriale del cane.
Un altro luogo comune molto diffuso e altrettanto deleterio per i cani è l’aumento di razze cosiddette toy: purtroppo ancora in pochi sanno che il toy non è una caratteristica di tutte le razze, ma una “dimensione” che appartiene esclusivamente al barboncino, mentre un’altra esclusiva la ha il bassotto che viene chiamato kaninchen. Selezionare cani sempre più piccoli è un qualcosa di deontologicamente scorretto, infatti nessun allevatore serio estremizza questa caratteristica (né l’eccesso opposto, ovvero il gigantismo), proprio perché questi cani vanno in contro a problemi di salute: rachitismo, gobbe ed epilessia che può essere sintomo di un idrocefalo. Questi mini cagnolini sono infatti molto diffusi sul web, dove loro malgrado alimentano un mercato più o meno illecito, pertanto il loro acquisto è assolutamente da evitare.
I cani piccoli