Il cane è un animale sorprendente sotto molti punti di vista, uno dei quali è la sua enorme varietà morfologica, estetica, comportamentale e funzionale. In natura non esiste un altro esempio di tanta diversità all’interno di una singola specie. C’è talmente tanta differenza tra un Chihuahua ed un Alano, che è spontaneo pensare che razze così diverse siano differenti anche sotto il profilo genetico…e invece no, non è così!
da cosa dipende questa diversità tra le razze di cani?
Ogni cane attraversa fasi di crescita ben precise:
prenatale, che va dal 45° giorno di gravidanza alla nascita;
neonatale, dalla nascita alla 2^ settimana di vita;
di transizione, dalla 2^ alla 3^ settimana di vita;
di socializzazione, che va dalla 3^ settimana di vita fino alla 12^.
Ciascuna di queste fasi è scandita da meccanismi biologici, intesi come l’inizio e il ritmo di crescita di una o più parti del corpo dell’animale.
Le fasi prenatale e neonatale sono quelle universali e comuni a tutte le razze (con un’unica eccezione che vedremo più avanti): dopo un periodo di gestazione di 63 giorni circa, nascono i cuccioli che avranno lo stesso ritmo di crescita, stessa stazza e stessa forma e massa cerebrale. Si può affermare che in queste due fasi non esistano differenze sostanziali tra le varie razze di cane: questo è dovuto al fatto che il cucciolo è un organismo perfettamente adattato alla sua immutata nicchia ecologica che è la mamma.
Subito dopo la fase neonatale si attivano i meccanismi biologici responsabili del tasso e del ritmo di crescita delle varie parti del corpo del cucciolo; questi meccanismi possono essere ritardati, accelerati, possono durare di più o di meno, e queste alterazioni temporali e dei tassi di sviluppo nel processo di crescita vengono definite eterocronia.
Ma come lavorano praticamente questi meccanismi sul cucciolo?
Come detto in precedenza, fino alla fase neonatale i cuccioli sono tutti uguali, ma all’attivarsi dei meccanismi biologici iniziano a crearsi le varie differenze di razza, ad esempio avremo nasi più lunghi e occhi ravvicinati nei Levrieri perchè i meccanismi iniziano subito e durano più a lungo, al contrario avremo musi schiacciati nei Bulldog perchè questi meccanismi si attivano con ritardo e sono più lenti (allo stesso modo avremo le schiene lunghe dei Bassotti, le teste tondeggianti dei molossi o la mole elevata dell’Alano). Queste trasformazioni verso la crescita adattativa adulta sono definite “crescita allometrica“, invece quando il cucciolo avrà terminato la crescita allometrica e quindi crescerà solo in dimensione si parlerà di “crescita isometrica“.
Queste differenze non sono soltanto estetiche e morfologiche, ma hanno ripercussioni anche sul comportamento di ogni razza, ed è anche per questo che ha davvero poco senso parlare di razza più intelligente o paragonare con criteri universali più razze.
Per chiarire le idee sull’argomento prenderemo in oggetto due razze estreme, agli antipodi tra loro: il Borzoi ed il Bulldog.
Ricordate che esiste un’unica eccezione sull’universalità del cucciolo? Ebbene, questa eccezione è data dal levriero russo meglio noto come Borzoi, infatti a causa della sua forma estrema data dalla lunghezza, il rostrale (la parte anteriore del cranio, nda) comincia a svilupparsi prima della nascita (crescita allometrica): questo però mette a rischio la razza in quanto tale forma non è adattativa per il cucciolo che non riesce ad alimentarsi correttamente dalle mammelle materne.
L’altro punto estremo è dato dal Bulldog (come potrebbe essere anche il Carlino, nda): in questo caso la crescita del rostrale comincia tardi, intorno alle 8 settimane, proprio come i lupi, ma a differenza di questi la crescita è molto più lenta, quindi avremo musi corti e, dato che l’intero sviluppo della testa dev’essere armonico alle ossa nasali, affinchè il cranio sia proporzionato, il palato e le altre ossa subiscono delle alterazioni permanenti sicuramente per niente adattative.
Proprio per questo le razze brachicefale respirano a fatica e quel che è peggio è che non riescono a raffreddare il cervello, infatti purtroppo le razze dal muso schiacciato hanno spesso un basso tasso di ossigeno nel sangue e si surriscaldano facilmente.
In natura queste forme ipertrofiche non consentirebbero nè una qualità della vita accettabile nè la sopravvivenza stessa, ecco perchè non vedremo mai un lupo (o un canide selvatico) con queste caratteristiche.
I Borzoi con i Levrieri ed i Bulldog con i brachicefali costituiscono quello che in etologia è definito un vincolo evolutivo oltre il quale non si sopravvive.
Ovviamente questa selezione non ha nulla di naturale, ma è solo conseguenza di un abuso umano.