Nella comunicazione tra cani (intraspecifica) è possibile notare diversi aspetti, diverse sfumature e concetti che la rendono ricca, immediata e affascinante. Un aspetto sicuramente tra i più importanti, ma forse meno considerati, è l’utilizzo dello spazio a scopo comunicativo, ossia la prossemica. Due o più cani quando comunicano tra loro non si affidano soltanto a segnali, posture, vocalizzi, e odori ma soprattutto a quale distanza e in quale spazio essi avvengono.
Il rispetto o meno delle giuste distanze rivela molto sul carattere, sulle intenzioni e persino sullo stato di socializzazione del cane. Il galateo canino prevede che prima di un contatto ravvicinato ci si parli ad una certa distanza, così da manifestare l’intenzione o meno di interagire. Se il cane ignora del tutto la prossemica, magari avvicinandosi diretto all’altro cane, possono esserci degli equivoci o peggio degli scontri generati dalla tensione dovuta al non rispetto della giusta distanza.
Anche perchè a una certa distanza corrisponde un senso di libertà per il cane: se avvicinarsi o andare via, comunicare utilizzando segnali e posture più idonei, prepararsi anche emotivamente all’interazione e decidere i propri tempi e le modalità di interazione.
Al contrario, rinunciare a rispettare il giusto spazio e la giusta distanza vuol dire non comunicare (per inesperienza, incapacità, volontà, ecc) e prevaricare lo spazio altrui senza permesso induce conflittualità che può essere smorzata da una o più parti, magari buttando l’incontro sul “gioco“, oppure sfociare in conflitto.
Qual è la giusta distanza?
La risposta giusta è dipende. Ogni cane ha 4 zone o spazi di comunicazione:
la zona intima: in questo spazio non c’è distanza, il cane si affida completamente ed è a suo agio nel mostrare le parti vulnerabili, è la zona dedicata al proprio riferimento in contesti familiari;
la zona personale: è lo spazio con una distanza piccola, il cane è contento dell’interazione con persone o cani amici, è la zona del saluto, del gioco, dell’interazione con gli altri al di là del proprietario;
la zona sociale: è lo spazio con una distanza importante, il cane individua il suo potenziale interlocutore, umano o canino, e decide se e come interagire, mostrando posture, mimiche, segnali più idonei;
la zona pubblica: è lo spazio con la maggiore distanza, qui il cane non ha inviduato interlocutori e manifesta interessi propri perlustrando, passeggiando, marcando, ecc.
Questi spazi non sono fissi e ben delineati, ma piuttosto sono sfumati tra loro e dipendono da fattori come: stato emotivo, genetica, età, stato di salute, socializzazione, ecc.
Ad esempio un cane pauroso, fobico o non correttamente socializzato, avrà distanze maggiori tra tutti gli spazi, in quanto avrà molte difficoltà a relazionarsi con gli altri e cercare un approccio, e permetterà solo al suo riferimento di avere un contatto intimo con lui. Anche i suoi tempi, per progredire da una zona interna ad una più periferica, saranno maggiori (come mostrato nel video 1).
Video 1
Un cucciolo, magari di molosso, mostrerà invece distanze molto più raccolte tra uno spazio e l’altro, e tempi più rapidi nel passaggio da una zona all’altra. Questo perchè un cucciolo è molto curioso, molto sociale, e ancora non ha ben chiare le regole con le quali ci si presenta e si comunica con gli altri (come mostrato nel video 2).
Anche la genetica ed epigenetica hanno una forte influenza: razze come boxer, retriever, segugi sono generalmente tra le più sociali, mentre razze da guardiania, da pastore, primitive risultano molto più schive.
Video 2
Dato che, come abbiamo detto, il concetto di prossemica è frutto di svariate varianti, ogni individuo avrà spazi, distanze e tempi di interazione diversi, pertanto non bisogna mai forzare le interazioni, sia tra cani (intraspecifiche) che tra cani e persone (interspecifiche): se un cane decide di non interagire avrà i suoi motivi e va rispettato, al contrario se un cane sarà totalmente indifferente al rispetto della prossemica andrà gestito in modo da non risultare sgradevole ai suoi interlocutori (cani e persone).
La spiegazione è stata esaustiva col video ancora meglio, grazie
Ciao Alessandro, grazie a te per il riscontro