Abbandoni, randagismo, mancato controllo, sono alcuni degli aspetti più deprecabili con i quali sporchiamo e roviniamo la nostra convivenza con i cani. Tra i tanti rischi e i pericoli di questi aspetti ce n’è uno quasi del tutto sconosciuto ai più, ma che negli ultimi anni sta cominciando a far parlare di sè: l’ibridazione antropogenica tra cani e lupi.
Cos’è l’ibridazione (antropogenica)?
L’ibridazione è un processo in cui due specie, animali o vegetali, geneticamente diverse, si incrociano tra loro creando prole più o meno fertile. Il Mulo (padre asino e madre cavalla), il Bardotto (padre cavallo e madre asina) sono solo due esempi di ibridi.
L’ibridazione può essere del tutto naturale o può essere cagionata dall’uomo. In questo caso si parla di ibridazione antropogenica, ovvero si verifica quando specie diverse vengono in contatto e si incrociano tra loro a seguito di intervento umano, come ad esempio: modifiche ambientali, immissioni faunistiche o come nel caso “cinofilo” abbandoni, randagismo e mancato controllo dei cani.
Quali sono gli effetti dell’ibridazione antropogenica?
L’ibridazione antropogenica tra cane e lupo rappresenta una grave minaccia per la biodiversità soprattutto per il lupo, che è la specie più perseguitata e meno numerosa rispetto ai cani. Il rischio, concreto e irreparabile, è quello di perdere il patrimonio genetico del lupo, il suo aspetto, la fisiologia, il comportamento…condannando la specie alla scomparsa per effetto della c.d. estinzione genomica. Allarmanti le parole del dott. Paolo Ciucci:
“Gli ibridi tra lupo e cane – spiega Paolo Ciucci (Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles
Darwin” Università di Roma “La Sapienza”, nda) – sono fertili e a loro volta possono
reincrociarsi con i lupi, diffondendo, con il progredire delle generazioni di reincrocio, varianti
genetiche tipiche del cane all’interno del genoma lupino.[…]
Secondo l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) questo fenomeno è molto diffuso e in rapida crescita, pertanto è urgente intervenire per verificare, monitorare e capire le cause di questo fenomeno e porvi rimedio. Facile a dirsi ma non a farsi.
Ancora (troppi) ostacoli per il lupo
Sebbene delle stime e delle analisi suggeriscono che il numero di ibridi siano una piccola porzione della popolazione studiata, come sostiene LifeWolfAlps:
Sulle Alpi le indagini genetiche condotte nel corso del monitoraggio svolto nello scorso LIFE WolfAlps non hanno rilevato presenza di ibridi, e uno studio svolto nella confinante Svizzera conferma una percentuale inferiore al 2% di individui ibridi tra i campioni di DNA analizzati, e nessuno di prima generazione
il fenomeno è in crescita e, al momento, non arginabile e monitorabile, in quanto:
- Manca una legislazione unica tra stati che regolamenti e monitori questo fenomeno (molti Paesi europei non tengono conto di questo fenomeno e tra essi c’è anche l’Italia);
- Il fenomeno è alimentato dai cani randagi, abbandonati o comunque non custoditi e in Italia la tematica cinofila è demandata ad ogni singolo comune (anche qui notizie pessime: basti considerare che appena il 36,1% dei comuni certifica i cani iscritti all’anagrafe);
- A causa dei cambiamenti ambientali il lupo sta occupando zone ad alta intensità umana e canina. Tale condizione di simpatria tra lupi e cani, aumenta la possibilità di ibridazione;
- Non tutta la comunità scientifica pare seriamente interessata al fenomeno. Motivi: ambiti disciplinari differenti producono differenti punti di vista; una carenza di studi scientifici; contrarietà di alcuni studiosi alla rimozione degli ibridi.
E’ vero che negli ultimi anni la popolazione totale dei lupi in Italia è più che raddoppiata, attualmente si contano circa 3.300 esemplari. Ma i luoghi comuni e le informazioni false, il bracconaggio, un’assenza di coscienza civica e ambientale da parte di tanti, troppi, proprietari di cani stanno mettendo a repentaglio una specie tra le più importanti del panorama animale. Scienziati, studiosi, politici ma anche e soprattutto ognuno di noi con le proprie azioni, può fare qualcosa.
Viva i cani, Viva i lupi