Il sonno può essere visto come un comportamento e come tale è influenzato e influenza molti aspetti del quotidiano del cane. Studi moderni si stanno focalizzando su un’eventuale correlazione tra quantità e qualità del sonno, relativamente a razza e taglia del cane.
Una prospettiva molto affascinante se si considera come alcune razze russino rumorosamente (in generale le razze brachicefale) apparendoci buffe, mentre in realtà questa loro difficoltà di respirare correttamente impedisce di ossigenare a fondo il cervello e di avere un sonno rigenerativo, con effetti dannosi sull’apprendimento.
Anche il luogo in cui si dorme ha un impatto sul sonno. I cani che dormono in casa dedicano l’80% del tempo a dormire, percentuale che scende fino al 60% nei cani che vivono buttati in giardino; inoltre i cani dormono di più e meglio dopo una giornata molto attiva e stimolante.
E’ particolarmente consigliato far vivere al cane esperienze positive nelle fasi che precedono il sonno, in quanto avranno una fase REM più profonda ed il loro sonno risulterà più rigenerante, con benefici anche sullo spettro emotivo; al contrario esperienze negative come distacco dal proprietario, isolamento sociale o rimproveri, comprometteranno il sonno.
Un sonno migliore aiuta a consolidare la memoria e le prestazioni comportamentali, così come la passeggiata ed il gioco.
Un altro fattore cruciale è l’invecchiamento: proprio come le persone, i cani possono andare in contro ad un declino cognitivo (sindrome da disfunzione cognitiva canina). Un cane anziano con declino cognitivo:
- – mostrerà alterazioni del ciclo sonno-veglia (ciclo circadiano del sonno, nda)
- – non regolerà la temperatura corporea durante il sonno, che sarà sempre più bassa e recenti studi la associano ad una scarsa memoria spaziale
- avrà una riduzione del sonno REM totale ed un sonno più frammentato, caratterizzato da risvegli continui anche nelle ore notturne.
L’attaccamento del cane verso il proprietario è correlato alla qualità del sonno
Molto interessante questo studio che indaga la relazione tra qualità del sonno e attaccamento del cane verso la famiglia. Infatti studi sull’attaccamento negli esseri umani hanno dimostrato il suo impatto sui legami sociali, sui tratti della personalità, sulla depressione e sui disturbi d’ansia. Gli individui con un attaccamento sicuro dormono meglio rispetto a chi ha vissuto un attaccamento insicuro (ad esempio donne con elevata ansia da attaccamento, che dormono senza un partner regolare rispetto alle donne sposate, hanno una durata del sonno profondo più breve).
Sempre di più diverse prove e studi mostrano somiglianze tra i modelli di sonno umani e canini. Per esempio, cani con un attaccamento insicuro e con un’esperienza socio-emotiva negativa (la separazione dal proprietario o l’approccio minaccioso) in prossimità del sonno subiscono una riduzione della fase NREM (un sonno più nervoso, più stressato che non è in grado di tranquillizzare e rigenerare il cane, nda), rispetto al sonno nato da esperienze positive (momenti di gioco, affiliazione, ecc).
Alcune considerazioni sull’importanza del sonno dei cani
- – il sonno è vitale per tutti i cani, nessuno escluso: non c’è razza, età, individuo che tenga. Se il vostro cane dorme poco, male o per nulla, manifestando uno stato di attività/allerta continua è il caso di considerare il problema e parlarne con dei professionisti come istruttori cinofili e/o veterinari comportamentalisti;
- – il luogo in cui si dorme condiziona il sonno: i cani buttati fuori casa mostrano un sonno ridotto e uno stato emotivo di attenzione continua, questo perchè il giardino è iperstimolante ed impedisce di riposare correttamente e spesso ostacola anche la regolazione della temperatura corporea, costringendo il cane a consumare ingenti risorse energetiche.
- Anche se i cani “da esterno” non mostrano comportamenti eccessivi, ciò non toglie che vivano una condizione di isolamento sociale che pregiudica una corretta relazione con la famiglia, situazione che per il cane è del tutto innaturale.
- Infine poniamo l’attenzione sul nostro cane: quando sarà anziano avrà bisogno delle stesse attenzioni che dovremmo dedicare ai cuccioli. Per difenderlo dal declino cognitivo, pensiamoci con largo anticipo: interazioni positive, attività di fiuto, stimolazione mentale, passeggiate piacevoli rappresentano un aiuto efficace, a patto che siano presenti da subito.
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